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No allo sblocco dei licenziamenti, domani sciopero indetto da Usb in Val di Sangro

04/06/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
No allo sblocco dei licenziamenti, domani sciopero indetto da Usb in Val di Sangro

Una manifestazione di protesta per dire no anche l nuovo codice degli appalti

In occasione della settimana di agitazione su tutto il territorio nazionale indetta da USB, e dello sciopero del 4 giugno contro lo sblocco dei licenziamenti e il nuovo codice degli appalti, in Val di Sangro l'Usb annuncia l'adesione alla mobilitazione domani, sabato 5 giugno, con uno sciopero territoriale di 8 ore nelle aziende Sevel, Tiberina Sangro, MA srl, Logistica Val di Sangro e Autotrade and Logistic, e con un sit-in a Lanciano in piazza Plebiscito alle 10:30.

"In questi giorni il governo ha preso due decisioni estremamente negative per i lavoratori ed estremamente positive per Confindustria e il padronato tutto. La prima riguarda lo sblocco dei licenziamenti a partire dal 30 giugno, contenuto nel Decreto Sostegni Bis al cui interno ci sono non solo sostanziose risorse per le imprese, più della metà dei 40 miliardi stanziati, ma anche la perdita di altre centinaia di migliaia di posti di lavoro da fine giugno che si aggiungeranno al milione di posti già perduti." Scrive in una nota l'USB Coordinamento Lavoro Privato Prov.le Chieti.

"L’altra misura è costituita dalla liberalizzazione degli appalti, con la revisione della normativa relativa al codice degli appalti. Contenuta nel Decreto semplificazioni, offre la più ampia libertà alle imprese di peggiorare condizioni salariali e lavorative, di proporre il massimo ribasso nelle gare e di ampliare la possibilità di appaltare e subappaltare sottoponendole di fatto ai peggiori ricatti, vista la libertà di licenziare. Decenni di battaglie, di lotte e mobilitazioni spazzate via dal “Governo dei Migliori” con tutti i partiti, di maggioranza o di opposizione, estremamente soddisfatti che in questo modo l’Italia riparta. Ma a spese di chi?- tuona l'Usb - Dei soliti noti naturalmente, di tutto il mondo del lavoro che non ha santi protettori in Parlamento e può contare solo sulle proprie capacità di lotta e di mobilitazione. Hanno tentato di mettere a tacere le istanze dei lavoratori, lasciati ormai da soli anche da quelle organizzazioni sindacali che fanno finta di fare la voce grossa solo per potersi sedere ai tavoli dove arraffare briciole di potere nella gestione delle peggiori infamie verso i diritti della classe lavoratrice. Bisogna alzare nuovamente la nostra testa, far sentire la nostra voce, scendere in piazza contro queste decisioni." Continua l'Usb lavoro privato che annuncia l'adesione alle 8 ore di sciopero nazionale, da articolare a livello provinciale ed invita ufficialmente a partecipare al sit-in tutti componenti del Consiglio Comunale di Lanciano a partire dal Sindaco e Presidente della provincia di Chieti, Dott. Mario Pupillo, "in quanto rappresentanti delle istituzioni e della politica più vicina ai cittadini nelle istanze e problematiche quotidiane. Non lasciamo che siano Confindustria e la legge del profitto a decidere delle nostre vite, con il beneplacito di un governo soggetto ai diktat dell’Unione Europea e forte con i deboli e deboli con i forti." Conclude la nota.

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