Sabato 27 Luglio 2024

Miscellanea

Isola del Giglio: affonda la nave da crociera “Costa Concordia”, a bordo anche otto abruzzesi

14/01/2012 - Redazione AbruzzoinVideo

14 gennaio 2012. C'erano anche otto abruzzesi due della Marsica, tre di Pescara, due di Lanciano e un'altra di Castel di Sangro sulla nave “Costa Concordia”, affondata ieri sera davanti all'isola del Giglio con un bilancio di tre morti e 14 feriti. "Sembrava il Titanic", queste le prime parole dei nostri conterranei scampati al naufragio. Le sorelle Barbara e Cinzia Antelmi e l'estetista Teresa D'Aiello le pescaresi, i fidanzati Valentino De Ascentis e Mariangela di Genova i marsicani, altri due, il parrucchiere Silvio Luciani e una sua collega di cui si conosce soltanto il nome e cioè Alessia, provenienti da Lanciano. C'era anche Rossella Teoli, di Castel di Sangro, una delle animatrici della Costa Concordia “ Un’esperienza drammatica – l'ha definita delegraficamente”. Le pescaresi, tutte donne, Barbara Antelmi, la sorella Cinzia, 36 e 34 anni, del negozio di parrucchiere in via Milano, e Teresa D'Aiello, titolare del centro estetico attiguo al negozio di parrucchiere erano partite da Civitavecchia per seguire, a bordo della nave, un corso di formazione per partecipare a un reality show "Professione lookmaker" di Francesca Rettondini. Le ha sentite telefonicamente questa mattina Rosalba Finocchio, dipendente dell'attivita' che si trova nel centro di Pescara. Barbara Antelmi, una delle tre abruzzesi che ieri sera erano a bordo della nave affondata all'Isola del Giglio, racconta la sua esperienza e commenta che sembrava di essere "nel film sul Titanic". "Abbiamo sentito un rumore, come un treno su una rotaia, poi un boato forte. Volava di tutto, ho visto donne incinte e bambini che scivolavano da una parte all'altra, e i piccoli terrorizzati. Per un po' si sono spente le luci, e abbiamo preso i salvagenti, la nave si piegava velocemente. Ci hanno fatto salire sul ponte ma le scialuppe erano bloccate. All'inizio non si riusciva a capire cosa fosse accaduto, ci parlavano di una avaria al motore e all'impianto elettrico ma quando ho visto i camerieri piangere ho capito che era successo qualcosa di grave". Barbara se l'è vista davvero brutta: "Stavo cadendo dal pontile - dice ancora- ed e' stato un cameriere a salvarmi”. “I soccorsi sono arrivati subito ma le scialuppe in mare erano solo due. Noi siamo state soccorse verso l'una e abbiamo avuto delle coperte alle tre”. Il parrucchiere lancianese, invece, Silvio Luciani, residente nella frazione di Villa Andreoli, in viaggio con un'altra lancianese di cui, come detto, si conosce solo il nome di battesimo che è Alessia, ha raccontato telefonicamente la brutta vicenda a Gerando Vicchiarello, titolare del salone Hair Pantasy di Lanciano nel quale il giovane lavora. "Ora sto bene, ma non ho più niente. Soltanto una coperta addosso" ha detto tra le altre cose. I passeggeri della nave, che ne hanno avuto bisogno, sono stati curati presso i pronto soccorso di Orbetello e Grosseto, mentre una donna più grave è stata trasferita all`ospedale di Siena. Il piano di emergenza è scattato a mezzanotte con il richiamo di tutto le forze reperibili. Ora la nave Costa Concordia, che ha urtato un gruppo di scogli e si è inclinata su di un fianco, presenta falle su entrambi i lati. Manca ancora una stima ufficiale dei dispersi, ma all'appello mancano 50 o 60 persone. E iniziano le prime polemiche da parte dei turisti che denunciano l'inadeguatezza dei soccorsi.

 

 

 

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

Si conferma anche quest’anno il successo della Befana del Vigile, iniziativa di solidarietà organizzata dal Comando di Polizia Municipale, guidato da Nicolino Casale.

Sull’intero complesso dello stadio di proprietà del Comune insistono vincoli che ne affermano la valenza storico-architettonica.

I caschetti sono ispirati al copricapo che i pompieri indossano in servizio e sono stati realizzati da due volontari Vigili del Fuoco del distaccamento di Montesilvano

È stato previsto di istituire una tariffa unica regionale da porre a carico dei professionisti che presentano l’Attestato di Prestazione Energetica