Si è spenta tragicamente la giornata del Primo Maggio tra le gole della Maiella, dove due vigili del fuoco, Emanuele Capone di Chieti e e Nico Civitella di Guardiagrele entrambi 42enni e in servizio al comando provinciale di Chieti, hanno perso la vita durante un’escursione sul fiume Avello, nel suggestivo ma impervio canyon tra le rocce di Pennapiedimonte.
I due uomini, che erano in libera uscita insieme ad altri due colleghi, sono precipitati in una forra profonda. Da quel momento, un’operazione di soccorso senza sosta ha mobilitato per tutta la notte squadre specializzate dei Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino, le forze dell’ordine, il 118, la Protezione Civile e persino l’Esercito, con il supporto del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila.
I corpi senza vita dei due escursionisti sono stati individuati all’alba, in fondo a una gola. I due colleghi che erano con loro, soccorsi in località Balzolo, sono stati tratti in salvo: uno è stato ricoverato in stato di ipotermia all’ospedale di Chieti, l’altro è illeso.Si tratta di De Panfilis Giulio, 32 anni e Buzzelli Gabriele, 48 anni.
A pochi passi dalla bellezza selvaggia dell’Abruzzo, la montagna si è trasformata in tragedia. Una ferita profonda, che lascia sgomenta la comunità dei vigili del fuoco e tutta la popolazione abruzzese.
«Purtroppo questa giornata di festa è stata funestata dal ritrovamento del corpo senza vita dei due vigili del fuoco – ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio –. Mi stringo alle loro famiglie in questo momento di grande dolore».
Non meno toccanti le parole del sindaco di Chieti, Diego Ferrara: «Un omaggio doveroso a chi, anche nei momenti liberi, porta con sé il senso del dovere. La loro memoria sia un esempio per tutti noi».
Una tragedia che colpisce nel cuore chi indossa la divisa per servire, anche quando la divisa è ripiegata a casa, e resta solo lo spirito di chi non si tira mai indietro.