Marted 19 Marzo 2024

Presentato il neo nato Centro Antiviolenza MAJA di Guardiagrele (CH)

10/11/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

Oltre alla partecipazione degli amministratori dei comuni territorialmente vicini, fondamentale è stata la presenza delle assistenti sociali che più di tutti sono parte della vita e delle sensibilità del territorio.

 

Assessore Zulli: "Un centro antiviolenza non è solo la struttura fisica, ma è soprattutto rete. La rete è fatta dalle istituzioni del territorio; ognuno per quanto di propria competenza è legato agli altri. Soltanto in questo modo il lavoro di appoggio e supporto alla donna può avere risultati positivi.

La nostra rete, presente al completo è costituita dagli amministratori locali e regionali, dalle assistenti sociali, dalla Asl, dai Carabinieri, dalla Prefettura, la Questura, la Procura, la scuola.

 

Molto spesso per chi subisce violenze, trovare la forza di parlane è già un gran traguardo, quindi è compito di chi ascolta, saperlo fare nel modo giusto.

Per questo presso il nostro centro di Guardiagrele è stata formata una operatrice di accoglienza che svolgerà il delicato ruolo di front office." conclude l'assessore 

Potete trovarla in Via Occidentale 63, al piano terra del palazzo dei vigili, dal lunedì al giovedì dalle 10:30 alle 12:30 e il venerdì dalle 14:45 alle 16:45.

Il numero verde del centro di Guardiagrele, attivo da lunedì è l’800440905, già attivo è il numero verde del centro antiviolenza Alpha di Chieti con il quale collaboriamo ed è l’800432500. Importante è anche il telefono rosa, numero verde nazionale 1522.

 

In occasione del convegno di ieri mattina, ogni relatore ha sottolineato l’importanza della presenza dell’altro e del ruolo che ognuno rappresenta, ad iniziare dalla padrona di casa, la Dirigente Scolastica, Alba Del Rosario, che ha voluto proprio sottolineare l’importanza della collaborazione tra scuola e istituzione; cosa confermata anche dalla numerosa presenza di ragazzi di tutte le classi, attenti e curiosi, artefici del futuro della nostra società.

 

Il Sindaco, Simone Dal Pozzo, ringraziando tutti ha voluto condividere il perché della decisione del nome Maja, "nome della nostra montagna che rappresenta al tempo stesso, la difficoltà dei suoi percorsi e dei suoi sentieri (quella che la donna può incontrare nell'affrontare il suo problema e nell'aprirsi alla denuncia) e la maternità (nel senso che è proprio la rete ad esercitare questo importante ruolo di custodia e di protezione). Proprio sul ruolo della donna, la consigliera con delega alle pari opportunità", Ambra Dell’Arciprete, ha evidenziato l’importanza di avere un servizio come questo, che sia in grado di affiancare la donna nel difficile percorso di riconquista del suo ruolo in società.

 

L’Assessora regionale Marinella Sclocco ha voluto ripercorrere il lavoro fatto per arrivare poi alla identificazione dei bisogni del territorio. Con il Piano Sociale Regionale 2016-2018 è stata scattata una fotografia che ha evidenziato le fragilità sociali della nostra regione. Una su tutte il dato allarmante della violenza di genere. Una donna su tre è vittima di violenza, non solo fisica, ma anche psicologica, economica, sessuale ecc. dato maggiore anche di quello nazionale.

La Regione Abruzzo per intervenire su questo fenomeno ha emesso un bando per finanziare l’apertura di nuovi centri antiviolenza e di case rifugio al quale Guardiagrele ha risposto aggiudicandosi il finanziamento per il 2018.

Ieri è stato presentato anche il progetto migliorativo per i finanziamenti 2019.

 

Il Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Chieti, dott. Francesco Testa nel suo intervento molto incisivo, si è rivolto ai giovani e al modo attraverso il quale oggi si diffondono le notizie, soprattutto quelle di violenza di genere, evidenziando l’importanza all’interno della rete, della stampa e dei canali di informazione, che hanno il dovere di essere imparziali davanti a tutti i fatti di violenza.

 

L’autorevole intervento del signor Questore, Ruggiero Borzacchiello è entrato più nel merito della legge a tutela delle donne violentate, informando che il suo intervento nei confronti dell’autore di violenze, avviene anche di fronte ad una semplice segnalazione e senza che ci sia una formale querela. Questo può essere molto di aiuto alla donna che, molto spesso, non vuole intraprendere un percorso di denuncia.

 

A rappresentanza dell’arma dei Carabinieri, punto di riferimento per il territorio, è intervenuto il Maggiore Massimo Capobianco che, creando un filo diretto con i ragazzi, ha mostrato un cortometraggio a dimostrazione di quanto fondamentale sia l’empatia della persone che raccoglie la denuncia di una donna, quanto questa deve essere in grado di capirla, di leggere tra le righe senza spaventarla e prendendo molto sul serio ogni parola.

Ha ricordato inoltre ai giovani l’importanza del loro ruolo attivo nella società, invitandoli a non calpestare mai la propria dignità.

 

Sua Eccellenza il Prefetto provinciale, Antonio Corona, ha chiuso il dibattito ribadendo l’importanza della rete e di ogni singolo rappresentate delle istituzioni intervenuto nella mattinata.

 

Guardiagrele con il Centro Maja entra in questa rete, pronta per fare la sua parte ed essere al fianco delle donne, per essere vicina.

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