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Lanciano: Entra nel vivo il Progetto Erasmus, “Hybrid Stories in Adult Education” del Consorzio Sgs

15/11/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

Lavorare insieme, collaborare con spirito costruttivo e lungimirante per centrare obiettivi importanti. Al centro di questo scambio di idee, progetti, metodi e buone prassi c'è l'educazione degli adulti con particolare riferimento ai genitori. 

Si tratta di un progetto europeo dal nome “Hybrid Stories” che il Consorzio SGS (Servizi Globali Socio Sanitari) sta portando avanti dallo scorso anno, un programma innovativo che guarda a una società migliore fatta di persone consapevoli e capaci. Da qui l'importanza di “educare i grandi”, i genitori appunto. La responsabile del progetto Anna Di Nucci, ha più volte varcato i confini nazionali insieme ad altri collaboratori per incontrare i partner europei, sono stati confronti costruttivi che hanno registrato un'attenzione concreta alle problematiche in discussione. La visita è stata ricambiata e per due giorni sono stati ospitati a Lanciano alcuni rappresentanti di associazioni ed università europei. Sono state giornate intense con scambio di esperienze e con un confronto su modi, metodi e formule sempre riferiti all'educazione degli adulti.

 

 

Le organizzazioni, proprio attraverso questi incontri, sviluppano e migliorano la propria rete e rendono più efficace la propria capacità di agire a livello europeo. Hanno partecipato alle giornate di lavoro:

·      Fundacja Family Center - Polonia

·      Consorzio SGS – Italia

·      Centro de Estudos dos Povos e Culturas de Expressao Portuguesa - Portogallo

·      University of St. Cyril and Methodius in Trnava - Slovacchia

·      CEPA Río Sorbe - Spagna

“Il

Il Il progetto proposto si riferisce agli obiettivi dell’azione, partenariato strategico KA2. Il partenariato comprende organizzazioni con sede in cinque paesi europei del programma Erasmus +.

Sono organizzazioni che si occupano di educazione degli adulti e che hanno intrapreso una cooperazione e sono disposte a collaborare per migliorare la qualità e l’utilità delle cosiddette “Competenze Chiave” individuate dall’Unione Europea – ha spiegato Anna Di Nucci -.

Il progetto offre la possibilità di apportare cambiamenti positivi nell’approccio previsto per l’educazione dei genitori. Apprendere, per esempio, l’importanza delle competenze chiave che si traducono in conoscenze, abilità e atteggiamenti che aiutano a trovare la propria realizzazione personale e, più avanti nella vita, a trovare lavoro e prendere attivamente parte alla vita della società. Altro significativo aspetto è la costruzione di una conoscenza collettiva riguardo alle competenze che includono abilità “tradizionali” come la comunicazione nella propria lingua madre, nelle lingue straniere, abilità digitali, alfabetizzazione e abilità di base in matematica e scienze, oltre alle competenze cosiddette orizzontali ovvero imparare ad apprendere, responsabilità sociale e civica, senso di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza culturale e creatività”.

Il target del progetto sono tutti gli stakeholder educativi interessati all’argomento e i genitori.

Il progetto che ha la durata di 18 mesi, si concluderà il prossimo 28 Febbraio 2019 con il meeting finale in Slovacchia, a Trnava presso la locale Università.

“In conclusione – ha ribadito Anna Di Nucci - gli obiettivi del progetto sono, migliorare la qualità e l’adeguatezza dell’offerta educativa nell’ottica di miglioramento delle competenze fondamentali degli adulti, sostenere l’uguaglianza e l’integrazione nell’educazione degli adulti al fine di garantire un’elevata qualità dell’apprendimento e sviluppare la cooperazione tra le organizzazioni nel settore dell’educazione dei genitori”.

 

 

 
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