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Sevel Atessa, non rinnovato il contratto ad altri 200 lavoratori somministrati

27/11/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Sevel Atessa, non rinnovato il contratto ad altri 200 lavoratori somministrati

Fiom Cgil: "E poi ci date dei catastrofici, cos'altro deve accadere per prendere coscienza della situazione e decidere che è ora di agire?".

La direzione aziendale alla Rsu di Fabbrica annuncia che altri 200 lavoratori somministrati della Sevel di Atessa (Chieti) non avranno il contratto rinnovato entro la fine dell'anno. Immediata e dura la reazione di Fiom Cgil che annuncia l'impegno di dare vita ad una vertenza provinciale che veda insieme le lavoratrici ed i lavorati dell'intero automotive e non solo e chiede alle altre organizzazioni sindacali di costruire insieme un percorso unitario.

"Cos'altro deve accadere per prendere coscienza della situazione e decidere che è ora di agire? Altri circa 200 ragazzi e ragazze saranno mandati a casa, fermi produttivi dichiarati da un minuto all’altro, cassa integrazione senza rotazione, programmazione della produzione con personale ridotto, chiusura natalizia dal 23 dicembre al 10 gennaio 2022, la Polonia che inizierà a produrre dal 2022, e noi della FIOM saremmo dei catastrofisti? Dopo aver mandato a casa anche questi altri Lavoratori somministrati chi pagherà altre conseguenze? - continua il sindacato - Questa situazione non coinvolge solo la SEVEL, inizierà a coinvolgere in modo pesante anche indotto".

"Quando la SEVEL, per far fronte a questa crisi, deciderà di internalizzare alcune produzioni le prime conseguenze le subiranno le Lavoratrici e i Lavoratori dell’indotto. È ora di decidere se devono prevalere gli interessi delle Lavoratrici e dei Lavoratori e dell’intero territorio o gli interessi delle Organizzazioni Sindacali. Come FIOM ci auspichiamo che le altre OO.SS. decidano seriamente e concretamente di costruire insieme un percorso unitario. Basta con le comunicazioni laconiche o con i messaggini a senso unico che giornalmente danno informazioni sulla situazione produttiva della SEVEL. - continua Fiom Cgil -  Ora più che mai c’è bisogno di un confronto unitario con l’azienda per capire come si deve gestire questa situazione e soprattutto iniziare ad affrontare il problema del futuro dello stabilimento a partire dall’intenzione di Stellantis di investire sul nostro territorio. In questo contesto non è tollerabile l’ignavia della Regione che sta completamente sottovalutando il problema."

"La Regione deve smettere di subire il fascino degli imprenditori ed iniziare ad ascoltare i lavoratori, quei lavoratori che hanno garantito per anni un contributo fondamentale al PIL e all’export di questa regione. In attesa che questo accada come FIOM non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo rimanere fermi. La FIOM, dopo i tentativi andati a vuoto di trovare una posizione unitaria, ha deciso di convocare un’assemblea dei lavoratori SEVEL per decidere insieme i percorsi da mettere in campo per il futuro dello stabilimento e dell’intero territorio. Come FIOM ci attiveremo per mettere in piedi una vertenza provinciale coinvolgendo tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’automotive e non solo".

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