Marted 15 Ottobre 2024

L’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE BUCCHIANICO SECONDO CLASSIFICATO PER IL SUO PROGETTO SUL CYBERBULLISMO

22/04/2016 - Redazione AbruzzoinVideo

All’evento di chiusura del concorso «#OFF4ADAY – TODAY IS OUR SCHOOL’S TURN», il Sottosegretario Gabriele Toccafondi, la Senatrice Elena Ferrara e l’Assessore Regionale Valentina Aprea si sono confrontati con SamsungMoige e gli studenti su come combattere il bullismo online in Italia: la collaborazione tra istituzioni, associazioni e aziende diventa fondamentale per contrastare questo fenomeno

 

Milano, 21 aprile 2016 – Oggi al Samsung District si è parlato di cyberbullismo. SamsungMoigerappresentanti istituzionalitestimonial di eccezione e ragazzi provenienti da tutta Italia hanno confermato l’impegno congiunto per arginare il problema del bullismo online, fenomeno allarmante e in forte crescita anche nel nostro Paese. L’occasione è stata la premiazione del concorso «#OFF4aDAY – Today is our school’s turn», che ha visto gli studenti di tutta Italia produrre elaborati e progetti a tema cyberbullismo. La scuola seconda classificata è la classe III A dell’Istituto Comprensivo Statale Bucchianico (Chieti, Abruzzo), scelta tra 10 classi finaliste.

Gli elaborati delle 10 classi finaliste, presentati da La Pina di Radio Deejay, hanno offerto lo spunto per dare vita ad un dibattito costruttivo su questo importante tema sociale, sempre più diffuso nel nostro Paese, ma ancora sommerso. Ad offrire il proprio punto di vista e suggerimenti per proteggere i più giovani da un utilizzo scorretto della rete, sono intervenuti Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, la Senatrice Elena Ferrara, componente delle Commissioni Diritti Umani, Cultura-Istruzione, Bicamerale Infanzia e Adolescenza, Valentina Aprea, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro per la Regione Lombardia, Emanuela Napoli, Vicequestore aggiunto, e Marco Valerio Cervellini, Sostituto Commissario, entrambi della Polizia di Stato, Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha dichaiarato: “Con la Buona Scuola abbiamo dato inizio al “Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di cyberbullismo” destinando risorse specifiche alla promozione di progetti atti a promuovere una riflessione sulle tematiche della sicurezza on-line e a favorire l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, per garantire un uso consapevole e corretto della Rete e l’acquisizione di una cittadinanza digitale. I dati che emergono dalle ricerche denunciano l’estrema attualità del fenomeno cyberbullismo. Addirittura il 46% dei ragazzi, secondo la ricerca di “Net Children Go Mobile”, sarebbe stato esposto a comportamenti a rischio.

Non esistono ricette facili per affrontare il fenomeno: bisogna tornare alla radice del problema, l'educazione deve essere centrale. È fondamentale continuare a confrontarsi sul tema, ma soprattutto attivare strategie d’intervento utili ad arginare comportamenti a rischio. Internet è sicuramente strumento fondamentale ma va usato bene, occorre un'educazione perché sia davvero positivo per i nostri giovani".

La senatrice Elena Ferrara, componente Commissioni Diritti Umani, Cultura-Istruzione, Bicamerale Infanzia e Adolescenza, prima firmataria ddl a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo ha dichiarato: Dobbiamo fornire ai cittadini di domani gli strumenti culturali necessari per comprendere che la libertà, anche nella sfera digitale, comporta delle responsabilità, morali e giuridiche. Soprattutto quando parliamo di minori. Non esiste comunità, neppure virtuale, senza umanità. L'approccio educativo, non sanzionatorio, di ogni articolo del Ddl ha trovato la condivisione unanime del Senato, nonché il sostegno di tutti i soggetti interessati: dalle Istituzioni alle Forze dell'Ordine, dalle associazioni agli operatori dell'informazione. Le stesse aziende new media si sono rese fin da subito disponibili ad agevolare i ragazzi nella fruizione e nella gestione dei molteplici canali e device offerti dal mercato. Oggi l'evoluzione tecnologica ci richiama ad un nuovo principio di cittadinanza, non solo digitale, da costruire con le nuove generazioni.”

Valentina Aprea, Assessore Regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro ha dichiarato:“Ritengo che per poter arginare e prevenire il grave fenomeno  del cyberbullismo che, oggi, è molto diffuso tra i nostri adolescenti e giovani, occorra  partire dalla scuola, che insieme alle famiglie ed istituzioni, promuova percorsi educativi mirati all’uso corretto e responsabile dei media, sapendo che la relazione reputazionale richiede educazione e buone pratiche. Un ragazzo, o una ragazza, rifiutati dai propri pari attraverso i social, possono rimanere segnati a vita da questi comportamenti. Samsung ha ideato un progetto di sensibilizzazione e prevenzione che sarà sicuramente utile per responsabilizzare i giovani all’uso sociale delle tecnologie”.

L’evento è stato inoltre aperto da due contributi speciali che hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio emozionale per conoscere il cyberbullismo, facendo loro vivere in prima persona l’esperienza delle sue vittime: un video con Pierfrancesco Favino ha mostrato cosa spinge un adolescente a diventare un bullo e un racconto di La Pina ha fatto conoscere al pubblico in sala il punto di vista e le sensazioni di una ragazza, bersaglio dei bulli online.

Mario Levratto, Head of Marketing & External Relations di Samsung Electronics Italia ha spiegato: “Il cyber-bullismo è diventato nel corso di pochi anni un fenomeno preoccupante anche nel nostro Paese che deve essere affrontato con la massima urgenza, attraverso iniziative concrete che aiutino i nostri ragazzi a sentirsi sicuri sempre, online e offline. In questo senso la collaborazione tra aziende e istituzioni diventa fondamentale al fine di sviluppare progetti efficaci con un unico, importante obiettivo: difendere i nostri ragazzi dai pericoli di un uso non consapevole di Internet e delle nuove tecnologie. #OFF4aDAY è l’esempio di quanto questo tema ci stia a cuore. Il nostro obiettivo è infatti da sempre portare i benefici della tecnologia a tutti, ma con un’attenzione specifica ai rischi che in particolare i più giovani possono correre per un utilizzo scorretto”

 

Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige, ha commentato: “La tutela dei minori online è un atto di responsabilità collettiva che deve essere condivisa da genitori, istituzioni e operatori. La lotta al cyberbullismo non può prescindere dalla sinergia di queste forze e dall’educazione ad un uso consapevole della rete. Abbiamo il dovere come genitori di stare accanto ai nostri figli nella vita on line proprio come facciamo offline”.

La giornata di oggi si inserisce nel progetto #OFF4aDAY, partito ad ottobre 2015  e che ha visto l’avvio da parte di Samsung e Moige del primo servizio di supporto dedicato al cyberbullismo attraverso l’attivazione di un numero gratuito a cui scrivere,393 300 90 90 e un indirizzo mail, help@off4aday.it gestito da un team di psicologi specializzati, che ad oggi ha ricevuto circa 1800 richieste di aiuto e di informazioni. Per massimizzare la sua efficacia, il progetto è proseguito con un percorso di sensibilizzazione e approfondimento sul tema in oltre 2.000 scuole distribuite su tutto il territorio italiano e con la partecipazione attiva degli studenti al contest, con l’obiettivo di insegnare un uso consapevole di Internet e delle nuove tecnologie.

Gli studenti della classe III A dell’Istituto Comprensivo Statale Bucchianico (Chieti, Abruzzo), che si sono classificati secondi, hanno realizzato “Identikit semiserio,” un video che ha l’obiettivo di dimostrare che il cyberbullismo è un fenomeno di cui non si deve aver paura, perché nulla di misterioso circonda i soggetti che lo perpetrano. Oltre a fornire notizie sul fenomeno, i ragazzi hanno voluto rendere ridicolo il cyberbullo e, soprattutto, rassicurare le potenziali vittime sul fatto che egli è solo un “cyber” che si ritiene più astuto degli altri, solo perché agisce nascondendosi dietro un video ma che, come tutti, lascia una traccia. Questo era l’intento: dare informazioni di massima sul fenomeno e svilire la figura del cyberbullo attraverso delle sit-comedy.

 

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