Mercoledì 24 Aprile 2024

Sisma:Operazione del Cfs tra Abruzzo e Umbria, arresti Corruzione, turbativa d'asta, e falso in ambito ricostruzione

13/10/2016 - Redazione AbruzzoinVideo

Settanta uomini del Corpo forestale dello Stato dei Comandi Provinciali di Pescara e Perugia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Pescara, stanno eseguendo una vasta operazione di carattere interregionale, per compiere numerosi arresti, sequestri di denaro ed immobili, e perquisizioni in provincia di Pescara e Perugia.I reati per i quali si procede sono associazione a delinquere, corruzione, concussione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico e induzione indebita a dare o promettere nell'ambito della ricostruzione post-terremoto. 

 

 

7 gli arresti eseguiti nell'operazione denominata "Earthquake" che ha colpito un sistema corruttivo sui lavori per la ricostruzione dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. Gli arrestati sono pubblici ufficiali, tecnici progettisti ed imprenditori residenti nei Comuni di Perugia, Gubbio, Assisi, Pescara, Popoli e Bussi sul Tirino. Sequestrati 330.929,63 euro ritenuti profitto del reato di corruzione.Il buon esito dell'istruttoria per la richiesta del contributo pubblico sulla ricostruzione veniva garantito dal responsabile dell'Ufficio Tecnico numero 5 del Cratere Aquilano, il quale secondo l'accussa in cambio otteneva la promessa del versamento di importi pari al 5% del valore complessivo degli appalti, che superava i 29 milioni di euro solo considerando quelli gia' gestiti dal gruppo degli indagati. Al funzionario inoltre venivano promessi 'benefit' come lavori edili gratuiti in un'abitazione di proprieta', la disponibilita' di un'auto e l'assunzione di un familiare in una delle ditte affidatarie dei lavori. Le dichiarazioni di un altro imprenditore umbro, che ha gia' presentato richiesta di patteggiamento della pena, hanno convalidato l'impianto accusatorio facendo emergere che lo stesso capo dell'Ufficio Tecnico si era fatto distaccare presso un altro ufficio di un Comune limitrofo della provincia aquilana, secondo la Forestale per tentare di turbare la gara pubblica per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di ricostruzione ex novo della scuola elementare e materna "V. Clemente". Per questo il suo guadagno sarebbe stato di 10.000 euro in contante con la promessa di ulteriori 130.000 euro. La somma sarebbe stata divisa con il responsabile unico di progetto della gara d'appalto, anche lui ora sottoposto agli arresti domiciliari. Gli investigatori del Corpo Forestale dello Stato hanno sequestrato negli uffici dell'Autorita' per la ricostruzione dell'Aquila tutto il carteggio relativo ad altri Comuni del cratere, per verificare se il sistema corruttivo si sia esteso altrove. Perquisizioni sono state eseguite in uffici e abitazioni degli arrestati sia in Umbria sia in Abruzzo per l'acquisizione di altro materiale probatorio. 

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