Sabato 20 Aprile 2024

Rimborsopoli Abruzzo: assolti l' ex governatore Chiodi, l'ex vicepresidente Castiglione e l'ex assessore Gatti

12/06/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

Assolti dal tribunale di Roma, "perché il fatto non sussiste", l'ex presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, l'ex vicepresidente della Giunta, Alfredo Castiglione e l'ex assessore all'Istruzione, Paolo Gatti, nell'ambito del processo sulla cosiddetta 'Rimborsopoli' abruzzese.

I tre ex esponenti della giunta regionale abruzzese, giudicati con rito abbreviato, erano accusati, a vario titolo, di peculato e truffa aggravata, per fatti risalenti ad un periodo compreso tra il 2009 e il 2011, riguardanti l'utilizzo improprio delle carte di credito regionali.

"Si chiude un'esperienza devastante, soprattutto a livello umano, per me e per chi mi è stato vicino". Così all'ANSA l'ex presidente della Giunta regionale abruzzese, Gianni Chiodi,"Si tratta di una vicenda che fin dall'inizio ho ritenuto infondata, ma che mi ha portato all'attenzione dei media nazionali - ha proseguito Chiodi, assistito dagli avvocati Enrico Mazzarelli e Pietro Referza - mi piacerebbe che fosse dato almeno un decimo del risalto che è stato dato ad avvisi di garanzia 'farlocchi' e che chi mi ha condannato sulla base di quegli avvisi di garanzia oggi mi chiedesse scusa, ma so bene che entrambe le cose, molto difficilmente, avverranno".

I tre ex esponenti della Giunta regionale abruzzese erano accusati, a vario titolo, di peculato e truffa aggravata, per fatti risalenti ad un periodo compreso tra il 2009 e il 2012, riguardanti l'utilizzo improprio delle carte di credito regionali, che secondo l'accusa erano state utilizzate per presunte spese indebite di vitto e alloggio in occasione di missioni e trasferte nella Capitale. Il peculato era stato ipotizzato nei casi di utilizzo della carta di credito riguardanti fini non istituzionali, mentre la truffa aggravata era stata contestata in relazione al periodo iniziale della consiliatura, quando Giunta e assessori anticipavano le spese e i rimborsi erano a debito. La sentenza di assoluzione, emessa dal Tribunale di Roma, dove per ragioni di competenza territoriale era approdata l'inchiesta nata a Pescara, riguarda tutte le contestazioni che erano state mosse nei confronti dei tre imputati.

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