Lunedì 06 Maggio 2024

False presenze al lavoro, arrestato capo cantoniere

11/11/2015 - Redazione AbruzzoinVideo

Aiutava moglie in edicola o andava in uffici pubblici

Con l'accusa di truffa aggravata, peculato e falsità ideologica, il Gip di Lanciano Massimo Canosa ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di R.A., 53 anni, di Casoli, capo cantoniere della Provincia di Chieti, accusato di aver svolto attività personale durante l'orario di lavoro invece di essere in servizio. Il provvedimento cautelare è scaturito a seguito di pedinamenti con riprese fotografiche e video effettuate dalla squadra di polizia giudiziaria dei Carabinieri della Procura. In particolare l'indagine ha accertato che nel periodo 13 dicembre 2014 fino al 28 settembre scorso il capo cantoniere attestava falsamente le presenze mensili del servizio svolto mentre è stato trovato più volte ad aiutare la moglie nell'attività di edicola con rivendita tabacchi, oppure in casa propria a sbrigare faccende personali oppure in uffici pubblici utilizzando in alcune occasioni anche i mezzi della Provincia. Inoltre nel mese di gennaio 2015 si appropriava di legna custodita nel magazzino della Provincia e la trasportava a casa sua con i mezzi dell'ente. A seguito dell'indagine per la Procura sono emersi episodi ritenuti particolarmente gravi come la circostanza di un controllo del 13 dicembre 2014 quando l'indagato si accorgeva dei controlli della Pg e formulava alla Provincia una falsa domanda di congedo datandola il giorno precedente ma presentandola giorni dopo. In tal modo poneva in essere una condotta di depistaggio e inquinamento dell'inchiesta. Infine la Procura rileva che il capo cantoniere ha continuato nelle condotte fraudolente anche dopo una prima perquisizione effettuata negli uffici della Provincia e nella sua abitazione avvenuta il 13 febbraio 2015 evidenziando in tal modo una sfrontatezza e imprudenza davvero notevoli.

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