L’Abruzzo si prepara a un’importante operazione di tutela del suo patrimonio storico-religioso. Nove luoghi di culto, distribuiti tra le province di L’Aquila e Teramo, saranno oggetto di interventi di messa in sicurezza sismica grazie ai fondi del PNRR (M1C3 Investimento 2.4 – Linea di azione 1).
L’investimento complessivo ammonta a diversi milioni di euro e punta a garantire la protezione di edifici di grande valore storico e identitario per le comunità locali. A coordinare i lavori sarà la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, su incarico del Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale del Ministero della Cultura.
Il ruolo della Soprintendenza sarà cruciale: in qualità di stazione appaltante, gestirà l’intero iter tecnico, amministrativo e finanziario degli interventi, assicurandosi che vengano rispettate tempistiche e standard di qualità. Oggi stesso si sono mossi i primi passi concreti: funzionari ministeriali hanno effettuato i sopralluoghi iniziali nella Chiesa della Madonna delle Grazie e la Madonna del Pantano a Navelli (AQ), nonché nella Cappella Mazara a Sulmona (AQ). Queste strutture, come molte altre nel territorio abruzzese, hanno subito gli effetti di eventi sismici nel corso degli anni, rendendo necessari interventi urgenti per garantirne la stabilità e la fruibilità.
Foto, Chiesa della Madonna del Pantano a Navelli
Foto, Cappella Mazara di Sulmona
Gli altri siti interessati dai lavori sono la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Rocca Pia (AQ), la Madonna del Buon Consiglio a Collepietro (AQ), la Chiesa dei Cappuccini a Campli (TE), Santa Maria Apparente a Crognaleto (TE), l’Eremo di Santa Lucia a Fano Adriano (TE) e la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Giulianova (TE).
L’importo complessivo degli interventi varia da 200.000 a oltre un milione di euro per ciascun edificio, a seconda della complessità delle opere necessarie. L’approccio adottato per questi restauri si fonda su una stretta collaborazione tra la Soprintendenza e il Consiglio Regionale d’Abruzzo, che solo due settimane fa hanno firmato un protocollo d’intesa per la costituzione di gruppi di lavoro altamente specializzati.
L’obiettivo è chiaro: garantire l’esecuzione degli interventi in tempi certi e con le migliori competenze disponibili. Il traguardo finale è fissato al 30 giugno 2026, termine entro cui tutti i lavori dovranno essere completati e collaudati. Un impegno che mira a restituire questi luoghi di culto non solo alla loro funzione originaria, ma anche al ruolo centrale che rivestono nella vita culturale e sociale delle comunità locali. Grazie a questo piano di intervento, l’Abruzzo compie un passo avanti nella tutela del suo patrimonio, coniugando sicurezza, valorizzazione e identità storica.