Lunedì 13 Gennaio 2025

Cronaca

L’Aquila, aggredisce la madre, figlio violento finisce ai domiciliari

12/12/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
L’Aquila, aggredisce la madre, figlio violento finisce ai domiciliari

Oltre 150 le richieste di aiuto giunte ai Carabinieri nel 2024 per le quali è scattato il Codice Rosso

 

Martedì sera, quartiere periferico della città, è quasi l’ora di cena quando le urla di una donna che chiede aiuto mettono in allarme il vicinato. Era successo anche in passato, ma questa volta i vicini di casa chiamano il 112

La radiomobile arriva in pochi minuti. Dalla strada, tra i rumori di oggetti in frantumi, si sentono le grida di un uomo e il pianto di una donna. Alcuni vicini indicano all’equipaggio la porta dell’appartamento.

 

Dentro casa i militari bloccano il ragazzo e soccorrono la donna, che presenta segni di percosse. La conducono fuori dall’appartamento e la aiutano a salire sull’ambulanza che laccompagnerà al pronto soccorso per le cure del caso, mentre il figlio, appena 19enne, viene condotto in caserma.

 

Uscita dall’ospedale, la giovane madre inizia a confidarsi con i carabinieri. È un fiume in piena: per oltre due ore ricostruisce con dovizia di particolari l’aggressione  e racconta agli inquirenti pregressi episodi di angherie emaltrattamenti di cui è stata vittima negli anni.

 

Gli elementi raccolti vengono subito riportati al P.M. di turno presso la Procura dell’Aquila per le necessarie valutazioni. Scatta il cosiddetto “codice rosso, ossia quella procedura d’urgenza che concede una sorta di “corsia preferenziale” alle indagini per i reati di violenza di genere, che ha visto il Comando provinciale di L’Aquila in prima linea nel fornire una risposta alle oltre 150 richieste di aiuto giunte quest’anno.

 

Il ragazzo è stato arrestato in flagranza per i reati di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali. In attesa dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, collocato presso l’abitazione di un parente.

 

(Si evidenzia che l’arrestato, sebbene fermato in un contesto di flagranza, è da ritenersi innocente sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati nei suo i confronti dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata).

 

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