Sabato 18 Maggio 2024

Cronaca

Intensificate le azioni di contrasto all'illegale commercio e distruzione dei tartufi nella Provincia di Chieti

16/05/2023 - Redazione AbruzzoinVideo
Intensificate le azioni di contrasto all'illegale commercio e distruzione dei tartufi nella Provincia di Chieti

I Militari della Stazione CC Forestale di Villa Santa Maria elevano sanzioni e denunce per preservare il patrimonio tartuficolo e la sua importanza ecologica e culturale.

I militari della Stazione CC Forestale di Villa Santa Maria hanno rafforzato la loro campagna di controlli avviata lo scorso anno, focalizzandosi sulla raccolta e la commercializzazione dei tartufi in aree particolarmente sensibili della Provincia di Chieti. L'obiettivo è sanzionare le condotte illecite che arrecano danni al prezioso patrimonio tartuficolo.

Una delle principali pratiche illegali prese di mira è la "zappatura", ovvero l'illegale lavorazione del terreno vietata dalla legislazione italiana poiché considerata altamente dannosa per l'ambiente naturale. Questa pratica viene eseguita in qualsiasi periodo dell'anno da individui senza scrupoli. I militari hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di € 12.000,00 e, in alcuni casi, hanno revocato il tesserino di idoneità, impedendo ai trasgressori di cercare e raccogliere tartufi su tutto il territorio nazionale. È importante sottolineare che la distruzione compulsiva delle tartufaie, finalizzata a raccogliere quanti più tartufi possibili, anche se immaturi o di scarsa qualità, apre la strada a frodi lucrative nella fase di trasformazione dei tartufi stessi.

I militari hanno prestato particolare attenzione anche agli aspetti legislativi che regolano la commercializzazione di questo prezioso fungo ipogeo. Ciò ha portato all'applicazione di 14 sanzioni amministrative per un importo complessivo di € 23.000,00 e a diffide per l'omessa o errata comunicazione annuale alla Regione delle quantità commercializzate.

Per conferire maggior valore alle conseguenze dell'azione di deturpamento e distruzione delle tartufaie naturali, sia a livello ecosistemico che culturale, i militari hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria competente due individui per violazione degli articoli 733 e 734 del Codice Penale. Questi articoli riguardano il danneggiamento del patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale e la distruzione o deturpamento delle bellezze naturali. Gli indagati rischiano l'arresto fino a un anno o un'ammenda fino a € 6.197,00.

È fondamentale preservare e proteggere il patrimonio tartuficolo, non solo per il suo valore economico, ma anche per la sua importanza ecologica e culturale. Le azioni intraprese dalle autorità competenti mirano a garantire che il territorio di Villa Santa Maria continui a godere dei benefici offerti dai tartufi, nel rispetto delle leggi e nella salvaguardia dell'ambiente.

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