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Automotive: appello delle aziende alla Regione Abruzzo: sono necessari atti concreti

09/09/2022 - Redazione AbruzzoinVideo
Automotive: appello delle aziende alla Regione Abruzzo: sono necessari atti concreti

Il presidente degli industriali, Silvano Pagliuca chiede supporto logistico, alleggerimento della pressione fiscale e strategie per incentivare formazione e ricerca

"Abbiamo bisogno di un supporto logistico, con l'immediata attuazione delle previsioni per le opere in area Zes (Zone economiche speciali) che favoriranno la capacità distributiva delle imprese e il recupero dei margini: il potenziamento dei trasporti e delle interconnessioni tra l'Abruzzo e altri paesi europei è una questione di vita o di morte. Le opere si avvarranno dei fondi Pnrr e non saranno subito disponibili, ma è urgente avviarle".

"Si chiedono strategie per incentivare formazione e ricerca volani di sviluppo in un mondo in frenetico cambiamento per l'energia, soprattutto, lo scorrimento della graduatoria della Regione sul bando Por Fesr 2014-2020 promozione di una economia a basse emissioni di carbonio, incentivando le aziende richiedenti a procedere con l'installazione di impianti di energia rinnovabile". Ultima richiesta è quella di "alleggerire subito la fiscalità per le imprese regionali, sospendendo l'Irap, l'addizionale Irpef e i canoni consortili".

Sono queste le richieste di Confindustria Chieti Pescara presentate alla Regione Abruzzo nell'ambito di una conferenza in cui il presidente degli industriali, Silvano Pagliuca, ha fatto il punto sul settore Automotive.

Il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, interviebe anche in merito alle problematiche legate alla transizione dall'endotermico all'elettrico, in una filiera che rappresenta il primo settore produttivo regionale. "Il comparto in Abruzzo - sottolinea Pagliuca - produce l'11% del Pil, vale 8 miliardi di fatturato, conta 25mila addetti e rappresenta il 55% dell'export regionale". Allo stato attuale "il sistema imprese è impegnato nel contribuire a raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi con una drastica riduzione delle emissioni di gas serra del 55% fino al 2030 e la piena neutralità climatica entro il 2050 - ricorda Pagliuca -.

Lo stop in Europa alla vendita di tutte le auto a motore endotermico prevista per il 2035 assieme alla attuale crisi energetica e alla scarsità dei componenti, unito all'aumento dei costi delle materie prime e al rafforzamento del dollaro, stanno creando situazioni di stallo. Servono soluzioni condivise". 

"Si sono innescati - spiega Pagliuca - sottodimensionamenti produttivi delle industrie energivore e le aziende non sono in grado nemmeno di pianificare il lavoro, a causa di aumenti vertiginosi delle materie prime". Il problema del costo energetico ha superato quindi di gran lunga l'impatto del costo del personale sui bilanci delle imprese. 

Tra le strategie suggerite, il far leva su una politica industriale per la transizione produttiva con attrazione di investimenti e sburocratizzazione, oltre che investimento sulla formazione del personale. Si chiedono anche politiche fiscali adeguate. In merito alle risorse sul territorio, in Abruzzo viene rilevata la possibilità di far leva sulle competenze degli addetti, ancora superiore a quella estera, oltre a scenari di rinnovamento del prodotto che possono attrarre nuovi investimenti, come le gigafactory, ossia le fabbriche di batterie agli ioni di litio e componenti.

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