Entra nel vivo l’azione del Governo sul porto di Pescara. Si è svolto questa mattina, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il tavolo tecnico-istruttorio convocato dal sottosegretario Antonio Iannone per affrontare in maniera definitiva il problema dell’insabbiamento dei fondali.
Presente anche il deputato pescarese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, che ha definito il dragaggio "una priorità assoluta" e ha chiesto soluzioni rapide e strutturali. “L’obiettivo – ha dichiarato Testa – è risolvere in modo strutturale il problema dell’imbonimento del porto. Ma ci sono alcuni step operativi che vanno affrontati subito. In vista della ripresa delle attività nautiche a settembre, serve un intervento urgente di dragaggio di almeno 25.000 metri cubi”. Per accelerare le operazioni, entro domani mattina tutti gli enti interessati – Autorità di Sistema Portuale e soggetti competenti – trasmetteranno al Ministero dell’Ambiente i dati tecnici necessari. Lunedì 7 luglio si terrà poi un incontro telematico per analizzare le informazioni raccolte e definire operativamente le prossime mosse.
"Il nodo principale resta di natura tecnica – ha spiegato Testa –: individuare un sito idoneo per il conferimento dei materiali dragati. Ma c’è la volontà comune di agire con tempestività per garantire piena funzionalità al porto di Pescara, risorsa strategica per la sicurezza, l’economia locale e il rilancio turistico”.
Il deputato di Fratelli d’Italia ha poi espresso un ringraziamento ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente per “la prontezza, la disponibilità e l’operatività dimostrate”, sottolineando “la concretezza dell’azione del governo Meloni, che dà risposte reali ai territori”. Il porto di Pescara resta al centro dell’attenzione, con una parola d’ordine che suona come un impegno inderogabile: intervenire, e farlo subito.