Giovedì 18 Aprile 2024

Cultura

Lanciano, sala stracolma alla presentazione del libro di Maria Saveria Borrelli “la Resistenza taciuta”

26/10/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Lanciano, sala stracolma alla presentazione del libro di Maria Saveria Borrelli “la Resistenza taciuta”

Solo posti in piedi nella sala del Polo Museale di Lanciano per la presentazione del libro di Maria Saveria Borrelli “La Resistenza taciuta”, edito dalla Carabba, un libro definito dallo storico Costantino Felice e dalla sociologa e docente universitaria Eide Spedicato “da custodire gelosamente, riannoda i fili della memoria e ripercorre un pezzo della storia di Lanciano e dell'Abruzzo”.

E' un lavoro di ricerca importante, un'indagine attenta e scrupolosa che ha portato l'autrice a raccogliere le testimonianze di donne che hanno vissuto quei tragici giorni, erano bambine ma i ricordi appaiono ancora nitidi, vivi, dolorosi. Attraverso le loro parole Maria Saveria Borrelli, presidente della sezione di Lanciano dell'Anpi, racconta un periodo drammatico e complicato nella ricostruzione, un pezzo di storia che non deve essere dimenticata. Ad aprire l'incontro una canzone popolare, sconosciuta alla maggior parte dei presenti ma non a Concetta La Barba, nipote di Trentino che l'ha cantata con visibile emozione, ma non ricorda chi l'ha scritta, l'ha ascoltata da bambina e si è impressa nella sua memoria. Anche Vittorina De Cecco che pure ha raccontato di quei giorni, conosce questa canzone dedicata proprio a Trentino La Barba, il giovane trucidato dai nazifascisti a cui è dedicata la medaglia d'oro. Il ruolo e l'infaticabile attività dell'Anpi sono stati rimarcati dal presidente regionale Luigi Borrelli che ha ribadito il valore della libertà, conquistata pagando prezzi altissimi, spesso con la vita e quindi va difesa da chi pure oggi cerca di attaccare la democrazia. Il riferimento va ai fatti di Roma e all'assalto alla Cgil.

L'incontro, moderato dal giornalista Enrico Giancristofaro ha visto la partecipazione in qualità di relatori, dello storico Costantino Felice e della sociologa e docente universitaria Eide Spedicato. “C'è in questo libro il linguaggio ricostruttivo della memoria, in questo caso sono le donne ad occupare posizioni preminenti, un libro che va ripensato con attenzione, questo testo gioca la carta dell'analisi e lo fa in un periodo, questo, in cui sembra essersi persa la cura della parola, dove tutto è contratto e si consuma velocemente. Mi auguro venga letto da tanti perché invita alla riflessione, sollecita progetti e spinge il lettore a guardare avanti, al futiro con la consapevolezza di quello che è stato”, ha detto la Spedicato.

La memoria come fonte del sapere per Costantino Felice “Il ruolo delle donne è l'argomento centrale, la prima parte ricostruisce la storia di Lanciano, poi ci sono le testimonianze, qui la rivolta partigiana non fu un moto estemporaneo o la ribellione di un gruppo di giovani, ma una organizzazione militaresca , la Lanciano che dà luogo alla rivolta ottobrina non è l'Abruzzo dei pastori e dei magari”. La sala affollata, il calore degli applausi, le parole dei relatori non potevano non commuovere Maria Saveria Borrelli, contenta per l'attenzione suscitata dal suo libro. “Grazie al dottor Serafini presidente della casa editrice Carabba per aver creduto nel mio lavoro e grazie a Costantino ed Eide per i loro interventi. Ho cercato di raccontare un movimento molto complesso, che ha visto la partecipazione attiva delle donne, il ruolo di molte di loro non è stato affatto marginale o secondario. Ci sono state donne che non hanno avuto paura di imbracciare il fucile, donne partigiane e combattenti e donne che hanno avuto ruoli fondamentali, determinanti per la riuscita di un'azione. E poi hanno curato, sfamato, accolto. Ho voluto provare a ricostruire il mosaico di giorni che hanno fatto la storia, la nostra storia che non va dimenticata ma raccontata alle generazioni future. E non ricordare la forza e il coraggio delle donne significa fare un grande torto alla Resistenza”, ha concluso Maria Saveria Borrelli.

Le letture di alcuni brani sono state affidate all'inconfondibile voce e all'interpretazione di Gabriele Tinari, gli intermezzi musicali sono stati curati dal maestro Remo Vinciguerra.

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