Giovedì 17 Luglio 2025

Cronaca

Bonus 110%, la Guardia di Finanza scopre maxi truffa a San Salvo sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro

19/06/2025 - Redazione AbruzzoinVideo
Bonus  110%, la Guardia di Finanza scopre maxi truffa a San Salvo sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro

Nell’operazione denominata “Bonus Cam”coinvolti professionisti, società edili e amministratori di condominio

È di oltre 10 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Chieti nell’ambito di una vasta operazione contro una presunta truffa legata al Bonus 110% per la riqualificazione edilizia e l’efficientamento energetico.

L’indagine, avviata a seguito di un esposto presentato da un condomino, ha preso le mosse da accertamenti svolti in un cantiere di San Salvo, in provincia di Chieti, e ha portato allo smantellamento di un sofisticato meccanismo di frode basato sulla creazione e la monetizzazione indebita di crediti d’imposta fittizi.

A finire sotto la lente d’ingrandimento della Compagnia di Vasto, guidata dal Tenente Carlo Donnini, otto persone (tra cui imprenditori, tecnici asseveratori, professionisti e amministratori di condominio) e due società. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e dichiarazione fraudolenta.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i lavori di ristrutturazione e ammodernamento previsti in un ampio complesso residenziale composto da tre edifici e circa 160 unità abitative sarebbero stati in gran parte solo avviati o del tutto inesistenti. Nonostante ciò, venivano creati crediti fiscali simulati, che successivamente venivano ceduti a terzi o utilizzati per compensare imposte dovute all’Erario, attraverso le piattaforme digitali dell’Agenzia delle Entrate.

Il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Vasto, dottor Fabrizio Pasquale, ha riguardato somme di denaro, immobili, quote societarie e crediti d’imposta. I sequestri sono stati eseguiti in diverse città, tra cui Pescara, Tollo (CH), Napoli, Milano, San Severo (FG), Jesi (AN) e Lavello (PZ).

Pur trattandosi ancora di indagini preliminari – per cui vige la presunzione di innocenza – gli elementi raccolti delineano un quadro di frode strutturata e ben organizzata, con ruoli precisi assegnati ai vari soggetti coinvolti.

A commentare l’operazione è stato il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, Colonnello Michele Iadarola, che ha sottolineato: “I servizi di prevenzione e repressione, svolti quotidianamente dal Corpo, a contrasto delle indebite compensazioni e degli illeciti connessi alla circolazione dei crediti fiscali fittizi, confermano come tali attività siano fondamentali per garantire la corretta distribuzione delle ingenti risorse pubbliche stanziate a sostegno delle famiglie e delle imprese oneste.”

L’operazione rappresenta l’ennesimo colpo assestato dalle Fiamme Gialle contro l’uso distorto delle misure economiche straordinarie introdotte per rilanciare l’edilizia post-pandemia, e rilancia l’attenzione sulla necessità di controlli stringenti e costanti.

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