CHIETI – Un nuovo colpo alla criminalità organizzata arriva oggi dalla Prefettura di Chieti. Il Prefetto Gaetano Cupello ha firmato un’interdittiva antimafia nei confronti di una società operante nella provincia, attiva nel settore primario. Il provvedimento, adottato ai sensi del Decreto Legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 – meglio conosciuto come “Codice Antimafia” – è di natura preventiva e rappresenta un segnale chiaro e inequivocabile della presenza dello Stato a difesa del tessuto economico sano del territorio.
L’interdittiva antimafia è uno strumento fondamentale per contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa nel mondo imprenditoriale. Pur non avendo carattere penale, essa si basa su un’attenta attività istruttoria che consente di bloccare sul nascere rapporti sospetti con ambienti della criminalità organizzata. In questo caso, il provvedimento riguarda una società che, secondo quanto emerso dalle indagini amministrative, presentava elementi di contiguità o possibili condizionamenti riconducibili ad ambienti mafiosi.
«L’intervento – si legge in una nota ufficiale della Prefettura – è emblema della risposta garantita dallo Stato a ogni tentativo di infiltrazione mafiosa. Si tratta di un’azione necessaria per continuare ad assicurare la tutela dell’economia legale e dell’integrità degli assetti produttivi nella provincia di Chieti».
La Prefettura ha ribadito che simili misure, pur drastiche, sono essenziali per preservare la trasparenza del sistema economico e proteggere le imprese sane da eventuali distorsioni del mercato.
La decisione del Prefetto Cupello si inserisce in un contesto più ampio di vigilanza e prevenzione che vede impegnate tutte le istituzioni del territorio. Una strategia che punta non solo a colpire la criminalità organizzata, ma anche a rafforzare la fiducia dei cittadini e degli imprenditori nel sistema legale e democratico.