Teramo, 4 luglio 2025 – Questa mattina, presso la Questura di Teramo, si è svolta l’inaugurazione della “Sala Rosa”, uno spazio dedicato all’ascolto e all’assistenza di donne e minori vittime di violenza, maltrattamenti, stalking, violenze sessuali e di genere.
Alla cerimonia ha partecipato il Questore di Teramo, Carmine Soriente, che ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente protetto e accogliente, differente dall’ambiente formale tipico degli uffici di Polizia. Le “Sale Rosa” nascono proprio per facilitare la denuncia e il racconto da parte delle vittime, offrendo un contesto in cui possano sentirsi al sicuro e supportate sia psicologicamente che praticamente.
L’esperienza maturata dalla Polizia di Stato nel corso degli anni dimostra come un’accoglienza adeguata possa fare la differenza nell’affrontare situazioni di violenza. Le “Sale Rosa” sono infatti parte integrante di una rete più ampia che coinvolge ospedali, centri antiviolenza, forze dell’ordine e servizi sociali, tutti uniti nella lotta contro la violenza di genere.
Il progetto realizzato dalla Questura di Teramo è stato possibile grazie all’importante contributo della società civile locale. Il “Lions Club” della provincia di Teramo, rappresentato dal Presidente della Circoscrizione Tiziano Capece, ha fornito gli arredi della stanza; il professore Gianmaria De Paulis ha donato la strumentazione tecnica ed elettronica per le registrazioni audio e video; la ditta “Lisciani Giochi” ha invece messo a disposizione giochi e intrattenimenti per bambini.
La stanza è inoltre arricchita da opere artistiche realizzate dagli studenti del liceo artistico “Delfico - Montauti”, presenti alla cerimonia con la dirigente scolastica Letizia Fatigati, e da un tavolino decorato dai ragazzi diversamente abili della “Genius Loci”, centro diurno “L’Isola che c’è nella Valle Siciliana”, pensato per intrattenere i minori durante le audizioni protette.
Questa inaugurazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della violenza di genere, oltre a essere il frutto concreto di una proficua collaborazione tra istituzioni e società civile.