Tre vite spezzate in pochi istanti, una quarta appesa a un filo. È il drammatico bilancio del gravissimo incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica, 8 giugno, sulla Strada Statale 656, nel tratto che scorre dietro lo stadio Angelini, nel territorio comunale di Chieti Scalo.
Secondo le prime ricostruzioni, due auto si sarebbero scontrate frontalmente a velocità sostenuta. L’urto è stato violentissimo e ha coinvolto una terza vettura, sopraggiunta subito dopo. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata agghiacciante: lamiere contorte, detriti ovunque e vite ormai irrecuperabili.
I sanitari del 118, giunti sul posto con più ambulanze, hanno potuto solo constatare il decesso di tre occupanti. Una quarta persona, gravemente ferita, è stata trasportata d’urgenza in ospedale e si trova ora ricoverata in condizioni critiche.
Sul luogo del disastro anche i vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo con l’ausilio di una gru per estrarre i corpi dalle carcasse delle auto. Gli agenti della polizia locale di Chieti, incaricati dei rilievi, stanno ora cercando di fare piena luce sulla dinamica dello scontro.
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Si aggrava il bilancio del tragico incidente stradale avvenuto nel pomeriggio dell’8 giugno lungo la Strada Statale 656, alle spalle dello stadio “Angelini” di Chieti. È morto all’ospedale di Pescara il 27enne che era stato trasportato in condizioni disperate al pronto soccorso.
Nonostante i tentativi dei medici, il giovane è deceduto dopo circa un’ora di rianimazione. Sale così a quattro il numero delle vittime dell’impressionante schianto che ha coinvolto tre auto. Le altre tre persone, purtroppo, erano già decedute al momento dell’arrivo dei soccorsi.
Le operazioni di estrazione dei corpi dalle lamiere sono state particolarmente complesse e hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, giunti anche con una gru. La polizia locale di Chieti sta proseguendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
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A perdere la vita tre anziani fratelli di Guardiagrele – Sergio, Bianca e Maria Liberatoscioli, 83, 80 e 81 anni e Thomas Lorenzo Bojano, 27 anni, geometra di Lettomanoppello.