Venerdì 19 Aprile 2024

CASALBORDINO: Riduce la convivente in fin di vita ,arrestato dai carabinieri un agricoltore romeno

13/01/2016 - Redazione AbruzzoinVideo

Subiva da tempo maltrattamenti da parte del compagno,in silenzio e tenendo per se quel terribile segreto. Poi l'ultima lite è sfociata in  in una vera e propria aggressione tanto da farle rischiare la vita e  solo dopo essersi ripresa ha scelto di denunciarlo e di  farlo finire in manette.
Protagonista di questa terribile vicenda di violenza è  una  46enne romena ma  residente da anni a Casalbordino. La donna, I.H., era giunta il 2 dicembre 2015 in gravissime condizioni presso l’ospedale di Vasto, con un trauma cranico, una frattura dell’osso occipitale e diversi focolai emorragici. Ad avvertire i soccorsi era stato il compagno, un agricoltore anche lui romeno di 50 anni domiciliato con la donna in una frazione di Casalbordino, il quale aveva raccontato di averla rinvenuta sul letto in quelle condizioni al ritorno a casa dai campi. Per la gravità delle lesioni, la donna era stata poi immediatamente trasferita in prognosi riservata presso l’Ospedale di L’Aquila dove ha lottato tra la vita e la morte per alcune settimane. Fortunatamente, superata la fase critica e riprese le forze, I.H. ha trovato il coraggio di raccontare ai militari del Comando Stazione Carabinieri di Casalbordino la verità su quanto accaduto, una verità fatta di continui maltrattamenti subiti dal compagno nell’ultimo anno, culminati con il violento litigio scoppiato per futili motivi il 2 dicembre 2015, nel corso del quale l’uomo, afferrandola violentemente per un braccio, l’aveva letteralmente catapultata contro la testata in legno del letto coniugale, provocandole gravi lesioni. Gli accertamenti compiuti dai militari della Stazione di Casalbordino, in particolare i sopralluoghi nell’abitazione, la raccolta di testimonianze ed i numerosi riscontri oggettivi, hanno consentito al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Dott. Giampiero Di Florio, titolare del procedimento penale, di richiedere al G.I.P. la misura cautelare della custodia in carcere, concessa ed eseguita oggi. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Vasto.
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