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Coronavirus, Confartigianato Pescara lancia allarme abusivismo nel settore dell'estetica

29/11/2020 - Redazione AbruzzoinVideo
Coronavirus, Confartigianato Pescara lancia allarme abusivismo nel settore dell'estetica

L'associazione scrive al sindaco e chiede di intensificare i controlli

"Con le maggiori restrizioni dovute all'emergenza sanitaria e con la chiusura di molte categorie di attività cresce in modo esponenziale e raggiunge livelli preoccupanti il fenomeno dell'abusivismo, in particolare per quanto riguarda il settore dell'estetica". A lanciare l'allarme è Confartigianato Imprese Pescara, che ha subito segnalato la situazione al sindaco, Carlo Masci, e all'assessore alle Attività Produttive, Alfredo Cremonese, affinché venga favorita una rapida intensificazione dei controlli. "Sempre più spesso - si legge nella nota inviata al primo cittadino e all'assessore - ci giungono dalle imprese associate segnalazioni relative a fenomeni di abusivismo. I servizi svolti abusivamente a domicilio, oltre a problemi di concorrenza sleale in un momento economico difficilissimo, rappresentano un rischio dal punto di vista sanitario. Vi segnaliamo la questione per quanto di vostra competenza anche ai fini di un'intensificazione dei controlli". L'associazione, "considerato che i meccanismi di controllo appaiono palesemente insufficienti", chiede, inoltre, un incontro al primo cittadino per rilanciare ed estendere ad altre attività artigiane il Protocollo Antiabusivismo sottoscritto da Comune di Pescara e Confartigianato Pescara a maggio del 2011. "Nel settore dell'estetica - afferma la presidente della categoria Estetica di Confartigianato, Fiorella Iannelli - il fenomeno dell'abusivismo sta crescendo in modo esponenziale. Basta vedere gli annunci presenti sui social network relativi a servizi a domicilio a basso costo per capire la situazione di emergenza che si è creata. L'abusivismo è un mondo parallelo che ha sempre caratterizzato questa categoria, ma in questo momento rappresenta un rischio enorme. Sia dal punto di vista economico, in termini di concorrenza sleale, perché chi rispetta le regole fa fatica a sopravvivere, sia dal punto di vista sanitario, perché in casa è impossibile adottare e rispettare quei rigidissimi protocolli anticontagio che avevamo introdotto con la riapertura primaverile". "Non si può restare a guardare in silenzio: il settore rischia di morire e con esso tutti gli artigiani che rispettano le regole - afferma il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale - E' necessario intensificare i controlli e prevedere attività specifiche per frenare il fenomeno. Compito delle istituzioni è anche quello di tutelare le diverse categorie economiche, soprattutto quelle che in questo momento sono più vulnerabili a causa delle restrizioni. Il fenomeno dell'abusivismo, tra l'altro, data la situazione attuale, rischia di allargarsi ad altre categorie artigiane e proprio per questo, ora più che mai - conclude Vianale - è indispensabile rilanciare il Protocollo tra la nostra associazione e il Comune".

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