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Chiusura Tribunali minori, a Lanciano convegno dell’Aiga, “Quale futuro per la giustizia Frentana”

11/06/2021 - Redazione AbruzzoinVideo

Il Presidente del tribunale di Lanciano Audino: Necessaria una revisione della geografia giudiziaria a livello nazionale per rendere i presidi di giustizia efficienti, il problema dei risparmi deve passare in secondo piano.

È stato un importante momento di riflessione e di confronto il convegno che si è svolto ieri mattina, alla casa di Conversazione, organizzato dall’Aiga, la locale Associazione dei Giovani Avvocati, presieduta dall’avvocato Sara Frattura, dal tema “Chiusura del tribunale di Lanciano: quale futuro per la giustizia frentana? ”

La imminente chiusura del tribunali minori abruzzesi, di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto, prevista il 14 settembre 2022, salvo la tanto auspicata proroga su cui i parlamentari abruzzesi stanno incalzando il Governo, su grande pressione delle istituzioni regionali, provinciali e locali, preoccupa e non poco. All’incontro, moderato dalla giornalista Licia Caprara e patrocinato dal Comune di Lanciano, hanno preso parte il presidente del tribunale di Lanciano, Riccardo Audino, il sindaco della città e presidente della Provincia, Mario Pupillo, la presidente del COA di Lanciano Silvana Vassalli, il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Giancarlo Talone. Hanno accolto l’invito dei promotori, il Senatore di Forza Italia, Nazario Pagano, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e l’assessore regionale della Lega, Nicola Campitelli.

“Una revisione della geografia giudiziaria prima o poi sarà necessaria a livello nazionale per rendere gli uffici di giustizia efficienti, perchè un tribunale non può essere efficiente se un giudice si occupa di civile, penale, lavoro, ognuno deve concentrarsi e specializzarsi su un settore. Così il presidente del Tribunale frentano, Riccardo Audino che sottolinea l'importanza di porre l'attenzione sull'efficienza dei presidi lasciando in secondo piano il problema dei risparmi. “La criticità dei tribunali esiste ed è nazionale ed occorre un ridimensionamento del settore giudiziario e subito dopo si dovrà affrontare il problema dell’allocazione, ma occorre abbondonare gli stereotipi, come quello di accorpare tutto in un tribunale provinciale". 

Il Senatore di Forza Italia Nazario Pagano si dice pienamente d’accordo su quanto espresso, nel corso del convegno, dal presidente del tribunale frentano in relazione al criterio di valutazione dei tribunali non in base all’economicità ma all’efficienza. “Se si riuscisse a fare, come ha auspicato in modo coraggioso il presidente Audino, - dice Pagano - cambierebbe la filosofia dell’organizzazione giudiziaria ed io sono assolutamente favorevole, ma occorrerà che il ministro Cartabia modifichi completamente l’impostazione metodologica, abbandonando quella dell’economicità, che ha portato avanti il governo Monti nel 2012 con gravi danni al sistema nazionale, ed adotti il sistema dell’efficienza.”

Il senatore dunque si dice favorevole in tal senso ma sottolinea che il primo passo dovrà comunque essere quello di non far chiudere i tribunali minori e quindi prima la proroga poi una revisione del decreto legislativo del 2012.  “’L’obiettivo principale è quello di dare uno strumento ai magistrati, ai cancellieri e all’organizzazione giudiziaria di questi 4 tribunali abruzzesi a rischio, per poter sapere che le cause possono proseguire anche oltre il 14 settembre 2022, che è la data entro cui questi presidi dovranno essere dichiarati definitivamente non solo soppressi ma chiusi, quindi il primo obiettivo sarà quello di ottenere una proroga di questa chiusura. Noi – prosegue il senatore - con un ordine del giorno abbiamo dato parere favorevole al Governo, prima alla Camera, ma lo faremo anche in Senato, alla proroga di due anni delle chiusure, dal settembre 2022 al settembre 2024, in questo lasso di tempo, con questo governo di Unità nazionale, così come è stato auspicato nel corso del convegno di oggi dell’Aiga di Lanciano, sarà necessario rivedere il decreto legislativo 155 - 2021 in cui si decise di sopprimere tutti i tribunali minori lasciando solo quelli provinciali in Italia, fra cui i 4 abruzzesi. I presidi Lanciano Vasto Avezzano e Sulmona sono rimasti operativi per via della tragedia del terremoto ed in seguito riuscimmo ad ottenere una proroga che si è più volte ripetuta nel tempo perché nel frattempo ci si è accorti che quella idea di ridurre i costi della Giustizia in una geografia giudiziaria non funziona, non è vero che si riducono i costi e soprattutto non si rendono più efficaci i tribunali maggiori, anzi si intasa la macchina della giustizia. Oggi –prosegue Pagano - ci sono gli argomenti per sollecitare una modifica del decreto legislativo del 2012 e prevediamo di tenerli o tutti aperti o quantomeno potremmo avanzare una proposta si di riduzione ma non di soppressione di tutti e 4.” E sulle eventuali fusioni così il Sen. Pagano Pagano “Bisognerà avere il senso pragmatico, abbandonare i campanili ed avere la capacità di capire che talvolta è possibile ottenere un risultato a metà altrimenti si rischia di non ottenere alcuno. Quindi una semplificazione del quadro giudiziario regionale tenendo conto che la regione Abruzzo è una piccola regione con soli un milione 200 mila abitanti e non può pretendere di mantenere 8 tribunali. Ha Concluso Nazario pagano.

“Noi diciamo sì ad una riforma ma non nel nome del risparmio bensì dell’efficienza – così anche l’assessore regionale Nicola Campitelli intervenuto al convegno “Chi ha disegnato questa riforma giudiziaria non conosce né la provincia di Chieti né la regione Abruzzo. Con questa riforma la regione è stata divisa in due, la parte a nord con una concentrazione della presenza dello Stato e quindi di presidi di Giustizia, mentre la parte sud con un’assenza totale e preoccupante dei tribunali, una decisione ingiustificata perché noi siamo la parte più produttiva con il 40 % del Pil regionale”. – continua Nicola Campitelli - “Abbiamo dovuto subire questa riforma fatta in nome della spending review, che non funziona e non ha funzionato in quei comuni dove i tribunali sono già stati soppressi. La regione Abruzzo ha fatto la sua parte ed è in prima linea contro la soppressione dei tribunali minori, - dice - abbiamo approvato una legge regionale all’unanimità, nel settembre 2020, per consentire che i costi di gestione degli immobili dei tribunali siano a carico del bilancio dell’ente regionale, una legge che deve convincere il ministro a riaprire i tribunali soppressi”.

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