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Carcere Chieti, Cifaldi: al via i lavori sociali per i detenuti

15/07/2022 - Redazione AbruzzoinVideo
Carcere Chieti, Cifaldi: al via i lavori sociali per i detenuti

Il Garante regionale dei detenuti è tra i promotori dell'accordo che ha l'obiettivo di creare una rete per l'inclusione dei soggetti fragili

"Si è avviato il progetto di costituzione della rete per l’inclusione sociale delle persone con fragilità sottoposte ad esecuzione penale della città di Chieti. L’accordo ha come obiettivo la nascita di una rete per l’inclusione dei soggetti fragili". Lo annuncia il Garante regionale dei detenuti, Gianmarco Cifaldi, tra i promotori dell'iniziativa.

Erano presenti il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, l’assessore alle politiche sociali, Mara Maretti, il Garante regionale per i detenuti, Giammarco Cifaldi, il direttore della Casa Circondariale di Chieti, Franco Pettinelli e, ancora un rappresentante dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, Luciano Longobardi. Per il Centro per l’Impiego di Chieti, Marialaura Di Loreto della Cooperativa Alpha, don Luca Corazzari per la Caritas Diocesana, Luca Fortunato della Comunità Papa Giovanni XXIII, la CNA/Patronato Epasa, Casto di Bonaventura per il CSV, Lino Farao dell’ARCAT, Anna Maria Bruno dell’associazione Solineando APS-ETS, suor Vera D’Agostino della fondazione “Figlie dell’amore di Gesù e Maria” Onlus. Il sindaco Diego Ferrara ha sottolineato l’importanza di questo protocollo con riferimento alla legge 328 del 2000 sulla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali – così– ma anche la legge Biagi, la legge 354 del 1975.

Il Comune di Chieti aderisce all’accordo di collaborazione per questa inedita rete per l’inclusione sociale anche per dare l’ennesima riprova di impegno verso la città. Cifaldi, dopo i ringraziamenti all’Ufficio di esecuzione penale esterna, ha sottolineato l’importanza di un percorso virtuoso con la nascita di una rete efficace ed efficiente e che si pone come traguardo l’inclusione dei soggetti fragili. "Un modello da riproporre anche in altre realtà comunali - ha sottolineato il Garante - per estendere l’azione a tutti quei soggetti che hanno attenzione per le persone deboli".

Anche il direttore della Casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli ha sottolineato l’importanza del progetto e della necessità di creare rapporti con gli enti del territorio per mettere in comune le forze.

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