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Premio "Tilde Lametti" alla chirurga pediatrica Grazia Andriani

03/06/2019 - Redazione AbruzzoinVideo

Il sorriso dolce, il tono pacato di Grazia Andriani mentre raccontava con passione contagiosa il suo lavoro di chirurga pediatrica, ora a servizio dei bambini di Africa e Centro America, ha emozionato il numeroso pubblico che ha ascoltato e seguito le immagini della sua opera straordinaria con grande attenzione. Non si è ancora spenta l'eco degli apprezzamenti e dei consensi suscitati dal Premio “Tilde Lametti” andato proprio alla dottoressa Andriani alla fine di un convegno che ha visto la presenza di qualificati relatori. “Costruttori di Futuro”- cooperazione, sviluppo e solidarietà – questo il titolo dell'incontro che si è tenuto a Lanciano, al Polo Museale. Parole che esprimono il pensiero, la linea e l'orientamento del Cif (Centro Italiano Femminile) di Lanciano che da 5 anni organizza e promuove questo evento, diventato ormai un appuntamento importante, una occasione per confrontarsi e riflettere su temi di indubbia attualità. Ad aprire il convegno la presidente del Cif Cesira Verì che ha sottolineato il significato e gli obiettivi di un Premio che viene destinato a chi con la sua professione e il suo impegno contribuisce a rendere la nostra società migliore. Aldo Morrone, direttore scientifico dell'Istituto San Gallicano di Roma ha posto l'accento sul ruolo della scienza e del medico. “La centralità è delle persone, bisogna prima accoglierle e poi curarle – ha detto - non bisogna mai dimenticare che c'è una persona malata, non il malato. La scienza ha senso solo se è inserita in un contesto di solidarietà e chi fa il medico non dovrebbe mai dimenticare questo principio fondamentale, l'esempio della dottoressa Andriani è straordinario se si pensa che quasi 800 mila bambini in Africa muoiono per gastroenterite e che basterebbe davvero poco per salvarli”. Il Rettore dell'Università di Teramo Dino Mastrocola ha spiegato l'impegno dell'Università sulla cooperazione, le varie iniziative promosse in collaborazione con altri Atenei, tutte indirizzate a centrare questo obiettivo. Di responsabilità sociale delle imprese e della cultura della sostenibilità ha parlato Lino Olivastri, presidente dei Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo. Tutti gli interventi hanno avuto un denominatore comune: l'etica, l'apertura verso l'altro, lo sguardo oltre i confini. E Grazia Andriani rappresenta la concreta espressione di chi dopo 35 anni passati in sala operatoria, presso l'Ospedale di Pescara, ha scelto di anticipare la pensione per dedicare la sua esperienza, la sua attività di chirurga pediatrica ad aiutare bambini che vivono in condizioni di grande indigenza, che non hanno niente. A questi piccoli ha restituito non solo la speranza, ma la vita. E non c'è niente che valga più del sorriso di un bambino strappato a una morte certa e dell'abbraccio di una madre che può guardare di nuovo al futuro e stringere al petto la sua creatura. Oltre 700 interventi in meno di quattro anni, volando tra Sudan, Etiopia,Tanzania e Haiti. “La sfida più difficile, in questi contesti, è più culturale che chirurgica, spesso, infatti, c’è prima da combattere lo scetticismo delle popolazioni locali che davanti ad un problema tendono a fidarsi di uno stregone piuttosto che di un medico, e talvolta si arriva troppo tardi. Il motore di questa «macchina del bene» sta nella «Ada Manes Foundation for children onlus – ha raccontato Grazia Andriani – questa per me è la mia seconda vita, le prime missioni sono nate in Etiopia, ci sono in corso progetti con il Sudan. L'obiettivo della fondazione è formare chirurghi pediatrici». Questa storia inizia nel 2015 con una telefonata. Dall’altro capo c’è la persona a cui la signora Manes ha affidato tutti i suoi risparmi «in modo che possano arrivare ai più deboli, perché io non ho eredi. Troverà lei il modo più giusto a cui destinarli». La persona adatta è Grazia, l’unico chirurgo pediatra donna dell’ospedale di Pescara. Così nasce la fondazione intitolata alla benefattrice e, tra un aereo e l’altro, inizia la seconda vita di quella che viene definita “l'angelo col bisturi». Al convegno sono intervenuti l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì e il vice sindaco di Lanciano Giacinto Verna.



Notizie generali del “Premio Tilde Lametti”.

 

Un riconoscimento istituito a Lanciano cinque anni fa dall'allora presidente del CIF (Centro Italiano Femminile, movimento di ispirazione cattolica) Lucia Ianiro per ricordare la figura di Tilde Lametti, donna colta, impegnata, dalla profonda sensibilità, sempre vicino ai problemi e ai bisogni della gente. In tanti la ricordano così, una donna forte, coraggiosa e lungimirante che ha precorso i tempi. Il premio che porta il suo nome è destinato a figure che con il loro talento, la loro capacità, il loro lavoro nel campo sociale e umanitario, hanno contribuito e contribuiscono a rendere grande il Paese. La prima edizione ha visto sul palco della Sala convegni del Polo Museale, Filomena Pietrantonio, originaria di Lanciano e cofondatrice della sezione italiana di “medici senza frontiere”. L'edizione successiva il prestigioso riconoscimento è andato alla sociologa Eide Spedicato, docente all'Università D'Annunzio. Due anni fa è stato invece un uomo a ricevere il premio Tilde Lametti, un uomo che ha grande cura e attenzione per le donne e ne ha salvate molte, il prof Ettore Cianchetti, direttore del dipartimento di Chirurgia generale ad indirizzo senologico dell'ospedale Bernabeo di Ortona, professore associato del dipartimento di Scienze mediche, orali e biotecnologiche di Chirurgia generale e Clinica Chirurgica dell'Università D'Annunzio. L'edizione 2018 ha visto premiato il cardiochirurgo Gabriele Di Giammarco. Il CIF di Lanciano presieduto da Cesira Verì, vuole continuare un percorso culturale ed etico, secondo i principi fondamentali dell'Associazione, tenendo però nella giusta considerazione le attuali esigenze e i cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi anni. L'obiettivo di questo Premio non è soltanto mettere in risalto le indubbie qualità di professionisti eccellenti ma offrire l'opportunità di ascoltare argomenti significativi e attuali, che, in questo caso, riguardano la salute, patrimonio prezioso di tutti.

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