Sabato 18 Maggio 2024

A Chieti studenti ed alte cariche istituzionali a confronto per parlare della violenza contro le donne

30/11/2017 - Redazione AbruzzoinVideo

Ospite del Soroptimist Club International, all’Università d’Annunzio, Lucia Annibali

Una giornata per i giovani e con i giovani per parlare di violenza contro le donne. Questa mattina, nell’auditorium del Rettorato di Chieti, gli studenti del Liceo Classico “G.B.Vico” e dell’Istituto Commerciale “Galiani-De Sterlich” hanno potuto confrontarsi con le più alte cariche istituzionali – presenti il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, e il Sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli - su un fenomeno sociale sempre più in aumento.

La conoscenza non lascia lividi” è questo il titolo dell’importante iniziativa voluta a Chieti dal Club Soroptimist International, presieduto nel capoluogo teatino dalla dott.ssa e consigliera comunale Stefania Donatelli, e dall’Università d’Annunzio, con una testimonial d’eccezione come Lucia Annibali.

«È proprio dalle scuole che bisogna partire per divulgare messaggi importanti contro quanto sta accadendo in Italia – ha commentato il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio -. I nostri ragazzi sono ricettivi, vengano dotati, dunque, di strumenti utili a cambiare tali modelli barbari anche e soprattutto perché alla violenza non si risponde solo con il codice penale.

 

 

Iniziamo a dare un ruolo alle famiglie – ha evidenziato il Sindaco -, iniziamo a far comprendere che i primi segnali di violenza avvengono proprio nella stretta cerchia familiare, iniziamo a parlare con nuovi linguaggi degli effetti devastanti provocati da tali drammi, iniziamo ad abbattere vecchi stereotipi, retaggio di una cultura patriarcale ancora troppo viva nelle nuove generazioni e ancora troppo forte per considerare la donna oggetto di dominio e controllo da parte di un uomo attraverso violenze psicologiche, fisiche, economiche e sessuali. Iniziamo ad intendere il femminicidio non semplicemente come un omicidio di una donna ma quanto di più efferato possa essere commesso all’interno dell’ambito familiare da padri, mariti, fidanzati».

 

 

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